Prima volta sul blog di Mauro Gruppi? Inizia da qui.





E' possibile fare impresa, avere un'attività commerciale
di successo anche in periodi di recessione?

giovedì 31 marzo 2011

ARTISTRY - CREMA OCCHI

Artistry -  Crema Occhi
Lo sapevi?
Quando applichi una crema occhi, usa il dito anulare per toccare delicatamente intorno al contorno occhi.
Il quarto dito ella mano è normalmente poco utilizzato, quindi, non è così forte rispetto al dito indice o il dito medio. Con leggerezza picchietta intorno alla forma dell occhio e segui la struttura ossea, muovendo le dita traccia una figura a forma di 8 passando da un occhio all'altro.

Ciao Mauro

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TU SEI IL RISULTATO DI TE STESSO

Pablo Neruda

Nella vita spesso non prendiamo decisioni per paura delle conseguenze.
Cambiare ci spaventa.
Però,uscire dal nostro ambiente abituale, cambiando abitudini e costumi, o semplicemente provare cose nuove è qualcosacosa che ci  fa stare bene e ci aumenta l'autostima.
Molti di noi hanno alcune barriere interne che ci limitano e ci impediscono di scoprire nuove opportunità.Molte volte, siamo consapevoli che dobbiamo cambiare ma non lo facciamo perchè, come meccanismo di difesa, la nostra mente crea tutti i tipi di argomenti e giustificazioni:
"è che siamo in crisi",
"è che le cose sono molto difficili",
"è che la gente quello che è,
"è che sono  sfortunato".Dietro a questo c'è una sola ed unica realtà:
"Solo tu sei quello che provoca i tuoi i risultati."Voglio condividere con voi una riflessione che descrive molto bene l'argomento, scritta da Pablo Neruda, dal titolo:
Con la penna eccezionale  di un premio Nobel, Neruda spiega perfettamente l'argomento.

Tu sei il risultato di te stesso -Pablo Neruda




Non dare la colpa a nessuno, non lamentarti mai di niente e di nessuno perché essenzialmente tu hai fatto la tua vita.
Accetta la responsabilità di costruirti stabilmente te stesso e anche il valore d’incolparti nel crollo per cominciare da capo, eliminando difetti ed errori.
Il trionfo del vero uomo sorge dalla cenere degli errori.
Non lamentarti mai dell’ambiente; e di quelli che ti circondano, ci sono coloro che nel tuo stesso ambiente seppero vincere, le circostanze sono buone o cattive secondo la fortezza del tuo cuore.
Impara a convertire tutte le situazioni difficili in un’arma per lottare.
Non lamentarti della tua povertà, della tua solitudine o del tuo destino, affronta con valore ed accetta che in una altra maniera sono risultati dei tuoi atti e la prova che hai da vincere.
Non amareggiarti con il tuo proprio fallimento, non addebitarlo a qualcun altro.
Accettati adesso o continuerai a giustificarti come un bambino.
Ricorda che qualunque momento è buono per cominciare e che nessuno è tanto terribile per zoppicare.
Non dimenticarti che la causa del tuo presente è il tuo passato, come la causa del tuo futuro è presente.
Impara dai forti e dagli audaci, imita i violenti, gli energici ed i vincitori e chiunque non accetti situazioni e chiunque vinse nonostante tutto.
Pensa meno ai tuoi problemi, perché loro senza respiro moriranno, impara a nascere dal dolore e ad essere più grande, che è il più grande degli ostacoli.
Guardati nello specchio di te stesso.
Inizia ad essere sincero con te stesso riconoscendoti per il tuo valore, per la tua volontà e per la tua debolezza di giustificarti.
Ricordati che dentro di te c’è una forza che tutto può fare, riconoscendo te stesso, più forte finirai di star male, perché tu stesso sei il tuo destino e nessuno può sostituirti nella costruzione del tuo proprio destino, alzati e guarda tu fai parte della forza della vita.
Adesso svegliati, cammina, lotta.
Deciditi e trionferai nella vita.
Non pensare mai alla fortuna, perché la fortuna è il pretesto dei falliti.



Pablo Neruda

mercoledì 30 marzo 2011

ACQUA UN BENE PREZIOSO

ACQUA  UN BENE PREZIOSO

Noto con piacere che l'argomento "eSpring" sta suscitando molto interesse.
Inutile dire che il mondo "ruota attorno all'acqua", tant'è che le informazioni curiose e i consigli sul suo utilizzo dilagano ovunque. Per questo motivo vorrei riportare alcune notizie a volte anche stravaganti, incentrate appunto su questo tema.

Anche le donne possono farla in piedi: in Cina le toilette femminili cambiano volto.
Nelle toilette della Shaanxi Normal University nella provincia dello Xian, in Cina, c'è qualcosa che non funziona: perché nei bagni delle ragazze ci sono gli orinatoi, come in quelli dei maschi? Non si tratta di un grossolano errore, ma di un progetto per risparmiare acqua.
L'università assicura che se ogni ragazza facesse la pipì in piedi, aiutandosi con speciali coni di carta, si risparmierebbero ogni giorno 160 tonnellate d'acqua.
.
Informazioni sull' acqua.
1. COME VIENE LA SETE
Il centro della sete si trova nel cervello. Con un meccanismo estremamente complesso e sensibile raccoglie ed elabora vari segnali provenienti da diversi tipi di recettori localizzati in varie parti del corpo. In linea di massima il senso di sete è determinato dalla disidratazione delle cellule nervose. Altri fattori che contribuiscono ad aumentare la sensazione della sete sono la secchezza della bocca e la diminuzione del volume del sangue. Per contro, la distensione dello stomaco provoca un minore desiderio di bere.
2. SETE E DISIDRATAZIONE
Il primo sintomo della disidratazione è la secchezza della bocca. Poi, mano a mano che lo stato di disidratazione aumenta, sia la pelle che le mucose (comprese quelle dell’occhio) diventano secche e asciutte e compaiono senso di affaticamento, mal di testa, arrossamento della pelle, crampi muscolari, perdita di appetito, intolleranza al calore, apatia. Se lo stato di disidratazione è ancora più grave, si possono avere vertigini, nausea e vomito, tachicardia, diminuzione del livello di attenzione e di concentrazione e sdoppiamento della visione, fino a perdita di conoscenza e rischio di coma.
3. LE CONSEGUENZE DELLA DISIDRATAZIONE
Una disidratazione del solo 1% del peso corporeo si ripercuote sull’attività e sulle performances fisiche del nostro organismo. Se la disidratazione sale al 2% vengono alterati la termoregolazione e il volume plasmatico e comincia a manifestarsi il senso di sete. Con una disidratazione intorno al 5% compaiono crampi, debolezza, maggiore irritabilità, mentre intorno al 7% si possono avere malessere generale, profonda debolezza e anche allucinazioni. Con il 10% vi è concreto rischio di insorgenza del colpo di calore, e comincia ad essere messa in pericolo la stessa sopravvivenza. Uno stato persistente di disidratazione compromette sia le capacità fisiche che quelle mentali del nostro organismo. Inoltre aumenta il rischio di calcoli renali, il rischio di contrarre tumori del colon e dell’apparato urinario (vescica, prostata, reni) e il rischio di prolasso della valvola mitrale. L’anziano è particolarmente vulnerabile; la disidratazione in questa fascia di età è associata ad una compromissione generale dello stato di salute.
4. IL NOSTRO CORPO PERDE CONTINUAMENTE ACQUA
Noi perdiamo acqua attraverso le urine, le feci, la sudorazione e la respirazione. Con le urine un adulto medio ne elimina intorno ai 1300 ml/giorno. Con le feci la perdita di acqua si aggira mediamente sui 150 ml al giorno. Nell’adulto medio le perdite di acqua attraverso l’aria espirata e attraverso l’evaporazione dalla cute (perspirazione) e la sudorazione assommano normalmente a circa 600-1000 ml/giorno, in funzione delle condizioni ambientali (un aumento di temperatura da 24 a 31 °C determina il raddoppio di questa quantità), delle condizioni fisiologiche (un incremento della temperatura corporea di 2°C comporta il raddoppio delle perdite di acqua attraverso la perspirazione) e, ovviamente, del livello di attività fisica.
Il sudore è il principale meccanismo attraverso il quale il nostro organismo mantiene l’equilibrio termico (l’evaporazione del sudore fa raffreddare la nostra cute e, conseguentemente, il nostro corpo).
5. COME REINTEGRARE LE PERDITE DI ACQUA
Noi assumiamo acqua attraverso le bevande (mediamente 800-2000 ml al giorno) e gli alimenti (500-900 ml al giorno). Inoltre l’organismo produce acqua mediante i processi di ossidazione dei carboidrati (0.6 g di acqua per ogni grammo di carboidrati ossidato) e dei grassi (1.1 g di acqua per ogni grammo di acido grasso ossidato) e di degradazione delle proteine (0.4 g di acqua per ogni grammo di proteine), per un totale approssimativo di 300 ml di acqua “metabolica” al giorno.
6. L’ACQUA FORNITA DAGLI ALIMENTI
Il contenuto di acqua degli alimenti è estremamente variabile: frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da acqua; carne, pesce, uova, formaggi freschi ne contengono il 50 80%; pane e pizza sono costituiti per il 20-40% da acqua; pasta e riso cotti ne contengono il 60-65%. Infine, biscotti, fette biscottate, grissini e frutta secca ne contengono meno del 10%. Pochissimi alimenti (olio, zucchero) sono caratterizzati dalla pressochè totale assenza di acqua.
7. ACQUA E ATTIVITÀ FISICA
Durante lo svolgimento di una moderata attività fisica la sudorazione si aggira, nella maggior parte delle persone, intorno a 1-2 litri per ora. In casi particolari si può però arrivare a 4-6 litri/ora. La sudorazione inoltre determina anche perdita di sali minerali (soprattutto sodio, cloro e potassio). Nel caso di attività fisica non agonistica, una dieta equilibrata e sana, ricca di frutta, di verdura e di acqua, è più che sufficiente a reintegrare i sali persi.

Lavarsi i denti.
Sapevi che se impieghi 3 minuti a lavare i denti e non chiudi il rubinetto usi circa 18 litri d’acqua?

Ciò che ho riportato è solo una parte infinitesimale di tutte le notizie che si possono trovare nei libri o nel web. Ci sono sempre più informazioni che ci aiutano nel difficile compito di scegliere l'acqua migliore per il nostro benessere.
Io ho trovato quella che mi soddisfa, e tu?
Prova : eSpring l'acqua che fa la differenza!

Mauro Gruppi

Distributore Incaricato Amway
1380341

Leggi tutto: eSPRING

Puoi influenzare le persone ...

 
‎"Ho imparato che le persone dimenticano quello che hai detto,
 dimenticano quello che hai fatto ma,
non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire."
- Maya Angelou, Poeta -
 
"Puoi influenzare le persone per ottenere ciò che vuoi - utilizzando solo le tue parole "
Si tratta di un semplice fatto - le persone di maggior successo nel mondo sono anche i migliori comunicatori. Le tue capacità di comunicare con gli altri rappresenteranno l'85% del tuo successo nella tua attività e nella tua vita.

Artistry su JustLuxe.com

Artistry su JustLuxe.com



Oggi vi segnalo uno splendido articolo apparso sul portale americano JustLuxe.com. Come si può facilmente intuire dal nome del sito, JustLuxe.com è una webzine esclusivamente dedicata al lusso e ai prodotti di alta (altissima!) gamma, dalle barche alle super-car, passando per l’arredamento e, naturalmente, anche la cosmetica. Recentemente, il portale ha dedicato un articolo introduttivo al brand Artistry e a due suoi prodotti in particolare. Trovate tutti i dettagli e il link alla news, dopo il salto. 
JustLuxe.com è una delle più importanti pubblicazioni online americane appartenenti alla categoria del lusso (parliamo di oltre 2,1 milioni di visitatori ogni mese). L’articolo in questione sottolinea in particolare come Artistry sia uno dei brand più venduti al mondo e di come non si trovi nei comuni negozi, ma sia disponibile in esclusiva tramite i professionisti Amway. L’autore si sofferma in particolare sulla qualità dei prodotti, l’alto livello tecnologico raggiunto dal brand e in particolare da due prodotti best-seller come ARTISTRY Crema LuXury (su cui presto faremo un bell’approfondimento) e il Peeling Rinnovatore ARTISTRY Intensive Skincare. Per saperne di più su questi due prodotti vi rimando alle rispettive aree dedicate su Amway.it (qui e qui), mentre per leggere l’articolo di JustLuxe.com nella sua interezza, cliccate qui.


martedì 29 marzo 2011

E' Così Semplice..



Volevo darti la possibilità di unirti a me
prima lo fai ...

Per due ragioni:

1) Io credo in questo programma.

Il Sistema è il best-of-the-best di tutte le conoscenze.
Ho imparato e posso insegnarti a far più soldi,
facendo quello che ami, ed aiutare coloro che ti circondano.

E'COSI' SEMPLICE!!!!!

Questo è il sistema che ho seguito quando ho iniziato la mia attività,
che mi ha insegnato le strategie per diventare un multi-milionario.

E'lo stesso sistema che usano migliaia di persone da cinquant'anni.

Funziona, e so che funzionerà anche per te!!!

La seconda ragione che voglio che ti unisci a me in questo
viaggio è ...

2) Io credo in te.

Se ora non sei dove vuoi essere, nella tua vita,
finanziariamente parlando, ecco la verità ...

NON E' COLPA TUA!!!!.

Poche persone o forse nessuna è nata con la capacità naturale di
FARE, GESTIRE E CONSERVARE il denaro.

E crescendo, non c'erano scuole su come
attrarre, guadagnare e creare prosperità reale.

Fidati di me, prima di sapere questi segreti,
la mia ricerca del successo e della ricchezza è stata una continua
salita.

Ma ho scoperto lungo la strada, che tu ed io, abbiamo
più potenziale e potere di quello che ti rendi conto,
ma tutti, anche l'atleta campione del mondo, ha bisogno di un allenatore per portarlo in vetta.

Lasciati aiutare nel fare un grande cambiamento ed una GRANDE
Differenza nella tua vita, e nel tuo reddito.

In effetti, io credo in questo programma e ci credo
così tanto e questa è la mia promessa ...

Investire e utilizzare questo programma.
Passare attraverso i corsi...
e assistere agli eventi dal vivo e dopo 90gg
se non hai ottenuto alcun risultato, Garanzia di soddisfazione e
ciò che era il tuo investimento(?)iniziale, te lo restituirò!!


Questo è il mio modo di mostrare come mi comprometto
per il tuo successo e quanto sono impegnato in questo
sistema che può cambiarti la vita.

Voglio che tu abbia successo totale
e, tutti di successi iniziano con l'azione.

Niente scuse, niente ma, niente se,
nulla può impedirti di vivere
la vita che desideri, nel modo che preferisci,
ORA!!

Ciao Mauro

giovedì 24 marzo 2011

"LA PARABOLA DELL' AQUEDOTTO"

 
Quella che oggi voglio condividere con te è una storia di tanto tempo fa, ma che oggi è più che mai attuale nel mondo globalizzato e nuovo, sotto tutti i punti di vista. 
E' un grande regalo, un potente strumento per farti pensare come puoi progettare e costruire in modo intelligente il tuo futuro. 
"LA PARABOLA DELL'AQUEDOTTO"

C’erano una volta, tanto tempo fa, due ambiziosi cugini di nome Paolo e Bruno che vivevano, uno accanto all'altro, in un piccolo villaggio.    
I due giovani erano molto amici e grandi sognatori. 
Parlavano senza fine di come un giorno, sarebbero diventati gli uomini più ricchi del villaggio; erano entrambi intelligenti e buoni lavoratori. 
Tutto quello che serviva loro era un’opportunità, e 
un giorno quell'opportunità arrivò.

Il villaggio decise di assumere due uomini per portare l’acqua dal vicino fiume ad una cisterna nella piazza del villaggio. 
Il lavoro fu affidato a Paolo e Bruno.

Tutt'e due presero un secchio e si diressero verso il fiume. 
Alla fine della giornata avevano riempito completamente la cisterna.
Gli anziani del villaggio li pagarono un centesimo per ogni secchio d’acqua trasportato.

- Questo è il nostro sogno che si è avverato!
urlò Bruno,
- Non riesco a credere alla nostra fortuna …
Ma Paolo non ne era tanto convinto.

- La schiena gli faceva male.
- Aveva le vesciche sulle mani dal portare pesanti secchi.
- Aveva l’incubo di alzarsi e di andare a lavoro la mattina successiva.

Si ripromise di trovare un sistema migliore per portare l’acqua dal fiume al villaggio.

- Bruno, ho un piano.
Disse Paolo la mattina dopo mentre prendevano i loro secchi e andavano verso il fiume.
- Invece di portare i secchi avanti e indietro per qualche centesimo al giorno, costruiamo un acquedotto dal fiume al villaggio.
Bruno si fermò impietrito.
- Un acquedotto? Non si è mai sentita dire una cosa simile!
Urlò Bruno.
- Abbiamo un ottimo lavoro. 
Io posso trasportare cento secchi al giorno … ad un centesimo a secchio fanno un Euro al giorno. 
Sono ricco! 
- Alla fine della settimana posso comprarmi un paio di scarpe nuove.
- Alla fine del mese una mucca. 
- Dopo sei mesi potrò costruirmi una nuova capanna. 
- Abbiamo il lavoro migliore del villaggio.
- Abbiamo i fine settimana liberi e due settimane di vacanza spesati ogni anno. 
- Siamo al posto giusto per il resto della vita. 
- Lascia perdere il tuo acquedotto.

Ma Paolo non si lasciava scoraggiare facilmente.

Spiegò pazientemente il piano dell’acquedotto al suo migliore amico. 
Paolo avrebbe lavorato parte della giornata trasportando secchi e l’altra parte della giornata e i fine settimana a costruire il suo acquedotto.

Sapeva che sarebbe stato un lavoro pesante scavare un fosso nel terreno pietroso. 
Siccome veniva pagato per ogni secchio d’acqua, sapeva che all’inizio il suo reddito sarebbe calato. 
Sapeva anche che ci sarebbe voluto un anno, forse due, prima che il suo acquedotto generasse dei grossi guadagni. 
Ma Paolo credeva nel suo sogno e si mise a lavoro.


Bruno e gli abitanti del villaggio cominciarono a prendere in giro Paolo, chiamandolo:
"Paolo, l’uomo dell’acquedotto"
Bruno - che guadagnava quasi il doppio di Paolo – sfoggiava i suoi nuovi acquisti. 
Comprò un asino, con tanto di sella nuova in pelle, che teneva legato fuori dalla sua capanna a due piani. 
Comprò vestiti vistosi. 
Mangiava cibi pregiati alla locanda. 
Gli abitanti del villaggio lo chiamavano Signor Bruno e lo acclamavano quando offriva da bere alla taverna. 
E ridevano di cuore alle sue barzellette.

Mentre Bruno riposava sull'amaca le sere ed i fine settimana, Paolo continuava a scavare il suo acquedotto. 
Nei primi mesi Paolo non vedeva i risultati dei suo sforzi. 
Il lavoro era duro. 
Anche più duro di quello di Bruno, perché Paolo lavorava anche la sera ed i fine settimana.
Ma Paolo continuava a dirsi che i sogni del domani si costruiscono col sacrificio di oggi. 
Giorno dopo giorno scavava un centimetro alla volta.

-
Centimetro dopo centimetro è facile.
Canticchiava a se stesso mentre affondava il piccone nel terreno pietroso. 
I centimetri diventarono un metro
poi dieci metri. 
Poi venti metri. 
Poi cento.
- Il dolore a breve termine porta guadagni a lungo termine.
Diceva a se stesso mentre barcollava fino alla sua umile capanna, esausto per un altro giorno di lavoro. 
Misurava il suo successo fissando e raggiungendo i suoi obiettivi quotidiani. 
Sapendo che nel tempo i risultati avrebbero di gran lunga superato i suoi sforzi.
- Tieni gli occhi sul premio.

Ripeteva a se stesso continuamente, mentre scivolava nel sonno accompagnato dal suono delle risate proveniente dalla taverna del villaggio.

- Tieni gli occhi sul premio.

E si addormentava.



I giorni divennero mesi. 
Un giorno Paolo si rese conto che il suo acquedotto era metà finito. 
Quindi voleva dire che doveva fare metà strada per riempire i suoi secchi. 
Quindi Paolo impiegò il tempo che risparmiava per lavorare al suo acquedotto. 
Il giorno del completamento del lavoro si avvicinava sempre più rapidamente.

Durante le pause di riposo di Paolo, guardava il suo vecchio amico Bruno trasportare i secchi. 
Le spalle di Bruno erano sempre più incurvate. 
Era ingobbito dal dolore. 
I suoi passi rallentati dalla fatica quotidiana. 
Bruno era arrabbiato … imbronciato, risentito dal fatto che era condannato a trasportare secchi. 
Giorno dopo giorno
Per il resto della sua vita.

Quando i gestori della taverna vedevano arrivare Bruno sussurravano:
- Arriva Bruno, l’uomo del secchio.
E ridacchiavano quando l’ubriaco del villaggio mimava la postura ricurva e l’andatura strascicata di Bruno.


Bruno non offriva più da bere a tutti e non raccontava più barzellette. 
Preferiva sedere da solo in un angolo buio circondato da bottiglie vuote.

Alla fine arrivò il grande giorno.


Il grande giorno di Paolo. 
L’acquedotto era finito. 
Gli abitanti del villaggio si affollarono intorno, mentre l’acqua sgorgava dall'acquedotto. 
Ora che il villaggio aveva un costante rifornimento d’acqua fresca, le persone della campagna circostante si trasferirono nel villaggio che crebbe e prosperò. 
Una volta completato l’acquedotto Paolo non doveva più trasportare secchi d’acqua.
L’acqua scorreva che lui lavorasse o no.
Scorreva mentre mangiava. 
Scorreva mentre dormiva; 
scorreva i fine settimana mentre giocava. 
Più l’acqua scorreva nel villaggio più soldi scorrevano nella tasche di Paolo. 
Paolo, l’uomo dell’acquedotto diventò noto come Paolo, l’operatore dei miracoli.

I politici lo lodavano per la sua visione e lo pregavano di candidarsi come Sindaco. 
Ma Paolo sapeva che quello che aveva raggiunto non era un miracolo: 
era soltanto il primo stadio di un grande, grande sogno.
Paolo aveva progetti che andavano molto oltre il suo villaggio.
Paolo progettava di costruire acquedotti in tutto il mondo.

L’acquedotto tolse il lavoro a Bruno, l’uomo del secchio. 
E Paolo era addolorato nel vedere il suo vecchio amico mendicare qualcosa da bere alla taverna, quindi Paolo fissò un incontro con Bruno.

- Bruno, sono venuto a chiedere il tuo aiuto.
Bruno raddrizzò le spalle curve ed i suoi occhi scuri guardarono Paolo di traverso.
- Non prendermi in giro.
Sibilò Bruno.
- Non sono venuto qui per gongolare
Disse Paolo,

- Sono venuto qui per offrirti una grande opportunità d’affari. 
Ci sono voluti due anni per costruire il mio primo acquedotto, ma ho imparato molto in questi due anni. 
So quali strumenti usare, dove scavare, come posare i tubi. 
Ho preso appunti mentre procedevo ed ho sviluppato un sistema che mi permetterà di costruire un altro acquedotto. 
E poi un altro. 
E poi un altro, …

Potrei costruire un acquedotto all'anno da solo, ma quello non sarebbe il modo migliore di impiegare il mio tempo.

Quello che penso di fare è di insegnare a te e ad altri come costruire un acquedotto.
E che loro insegnino ancora ad altri, finché non c’è un acquedotto in ogni villaggio della zona.
Poi un acquedotto in ogni villaggio del paese. 
Poi un acquedotto in ogni villaggio del mondo.
- Pensa
Continuò Paolo,
- Potremmo guadagnare una piccola percentuale per ogni litro d’acqua che passa in quegli acquedotti.
Più acqua scorre attraverso gli acquedotti più soldi scorreranno nelle nostre tasche.
L’acquedotto che ho costruito non è la fine del sogno, è solo l’inizio.

Bruno finalmente vide il quadro più grande.
 
Sorrise, tese la sua mano callosa al suo vecchio amico, si abbracciarono come amici ritrovati dopo tanto tempo.



Gli anni passarono, Paolo e Bruno si erano già ritirati da molto tempo. 
La loro attività mondiale di acquedotti stava ancora pompando milioni di Euro all’anno nei rispettivi conti bancari. 
A volte, nei loro viaggi per le campagne, Bruno e Paolo incontravano giovani che trasportavano secchi d’acqua.
I vecchi amici d’infanzia allora si fermavano e raccontavano la loro storia ai giovani.
E offrivano loro la possibilità di aiutarli a costruire un proprio acquedotto.
Alcuni ascoltavano e prendevano al volo l’opportunità di costruire un’attività negli acquedotti, ma sfortunatamente la maggior parte dei portatori di secchi frettolosamente scartavano l’idea dell’acquedotto.
Paolo e Bruno sentivano sempre ripetere le stesse scuse.
- Non ho tempo

- Un amico mi ha detto di conoscere un amico di un amico che ha cercato di costruire un acquedotto e ha fallito.

- Solo quelli che sono entrati all’inizio guadagnavano sugli acquedotti.

- Ho trasportato secchi tutta la vita, preferisco continuare a portare secchi.

- So di persone che hanno perso soldi nell'affare degli acquedotti. Non è per me.

Paolo e Bruno erano rattristati dal vedere quante persone non avevano visione. 
Entrambi si rassegnarono al fatto che vivevano in un mondo di portatori di secchi e che solo una piccola percentuale di persone avevano il coraggio di sognare il sogno dell’acquedotto.
Dopo questo breve racconto viene spontaneo farsi delle domande:
Sei portatore di secchi o costruttore di acquedotti?

Stai lavorando per i soldi (secchi)
i soldi (acquedotto) lavorano per te?
Stai portando i secchi di qualcun altro?

Se la tua risposta è che stai portando i secchi di qualcun altro e 
ti piace l'idea di iniziare a diventare costruttore di acquedotti, 
ti piacerebbe avere Libertà finanziaria cioè entrate multiple passive, dove non devi più scambiare tempo per denaro 
avere disponibilità di tempo cioè essere libero,
tra 2/5 anni con un "flusso di denaro" (Cash Flow) magari doppio o triplo di quello attuale,

sono felice di condividere con te il sistema d'affari che uso per costruire "acquedotti".






 

IL FENOMENO AMWAY




Qualche settimana fa ho letto un blog molto interessante fatto da un incaricato Amway. 

Egli racconta in modo divertente e acuto la sua esperienza con l’attività Amway, cosa pensava di Amway prima di conoscerla, quel che gli amici dicevano di Amway e quel che ha scoperto personalmente.

Credo sia una lettura interessante per chiunque, ma soprattutto per chi ha avuto la medesima esperienza di approccio e magari non ha proseguito nel percorso conoscitivo di questa vasta opportunità. 

Ecco qui la traduzione del post originale:

The Amway Phenomenon (Il Fenomeno Amway) di J. D. Ranade 15/05/2009

Di sicuro avete sentito parlare di Amway. 

Magari avere letto da qualche parte che non funziona, o avete sentito da qualche amico che è una truffa, o magari siete stati approcciati da qualche incaricato Amway con una proposta che avete pensato non possa essere reale. 

Qualunque cosa sia successa, la maggior parte di voi ha sentito parlare di Amway. 

Quelli di voi che sanno già di Amway, sicuramente sanno già tutto. 

Voi siete senza dubbio gli esperti, ognuno conosce Amway.

Io non sapevo nulla di Amway quando sono stato contattato con la proposta di associarmi all’attività. 

Ho ascoltato il piano, ho sentito di alcune storie di successo, ho sentito della quantità di soldi coinvolta, ho ascoltato il metodo con cui si guadagnano soldi ed ho realizzato che non fa per me. 

Non era la mia tazza di te (detto anglosassone). 

Non avevo il tempo, i soldi da investirci, non credevo potesse funzionare con così poco sforzo (…). 

Mi sentivo oppresso, circoscritto, pressato (…). 

La verità era che sembrava troppo buono per essere vero, quindi presumevo che non lo fosse. 

Ad ogni modo, ero curioso, quindi chiesi informazioni ai miei amici a proposito.
  • Sai che cos’è Amway? Certo è una truffa. Non entrare.
  • Sai che cos’è Amway? Ne ho sentito parlare. Non funziona. Non entrare.
  • Sai che cos’è Amway? E’ una truffa. E’ illegale. Non entrare.
  • Sai che cos’è Amway? Si tratta di Network Marketing. E’ una specie di schema piramidale. Non entrare.
  • Sai che cos’è Amway? E’ un culto. Le persone son delle pedine. Non entrare.
  • Sai che cos’è Amway? Non entrare.

Nessuno di mia conoscenza sapevo cos’era, ma il nome di Amway era “sporco”. 

Non entrare, non entrare, non entrare e non farlo era tutto quello che le persone sapevano. 

Così cambiai la mia domanda.
  • Sai come funziona Amway? Certo, è un giochetto di persone che si uniscono a te e tu guadagni sulle loro spese. Non farlo.
  • Sai come funziona Amway? Certo, tu forzi le persone a comprare prodotti scadenti e fai soldi su di loro. Non farlo.
  • Sai come funziona Amway? Non farlo.

Se ognuno dice male, deve essere male, giusto? 

Chi ha bisogno di sapere che prodotti ha Amway, quali marchi hanno? 
Chi ha  bisogno di conoscere come funziona il modello di affari? Chi vuole sapere il giro d’affari? 
Chi ha bisogno di sapere da quanto tempo sono sul mercato? 
Chi vuol sapere qualche statistica? 

Voglio dire, se ognuno dice che è cattiva deve essere cattiva, giusto?

Sbagliato.

Dopo alcune ricerche, ho scoperto alcune cose di Amway che nessuno sembra conoscere. 

La compagnia esiste da 60 anni in più di 100 paesi e territori nel mondo, da 20 anni è in India. 

Hanno collegamenti con più di 17.000 compagnie nel mondo con migliaia di prodotti. 

I loro prodotti ed i loro marchi sono sono tra i migliori al mondo. 

Nel loro settore sono i numeri 1 e gli unici ad esser sopravvissuti così a lungo. 

Con un giro d’affari annuale di miliardi di dollari, hanno permesso a migliaia di persone di diventare miliardarie. 

Hanno un percorso collaudato che, se seguito correttamente, può permetterti di raggiungere risultati oltre la tua più selvaggia immaginazione, raggiungere i tuoi sogni direttamente o indirettamente e avere non solo speranza, ma una possibilità reale per realizzarti. La lista è senza fine.
  • Sai che cos’è Amway? No
  • Sai come funziona Amway? No
Ancora il nome Amway rimane “sporco”.

Ho realizzato che l’unica via per scoprire di più a proposito di Amway era unirmi ad Amway. 

Dopo questo, mi ci è voluto un po’ per capire il piano di marketing e il modo in cui funziona. 

Sono andato a degli incontri, ho letto, ho ascoltato dei CD a proposito di Amway. 

Inizialmente era imbarazzante. 

I dubbi sentiti dai miei amici quando chiesi loro di Amway erano solo dei “germogli”, gli incontri mi sembravano qualcosa che aveva a che fare con un “culto”, ed i libri e i CD, un modo per “acchiapparmi”, finché non ho provato i prodotti.

Come sono i prodotti? 

Alcuni non sono utili per me, altri li posso usare. 

Molti vanno bene, ma la maggior parte sono magici! 

I prodotti per la salute mi fanno sentire bene e con maggior vitalità, mentre i prodotti per la pulizia hanno contribuito a “pulire” i dubbi riguardanti quel che avevo sentito di Amway.

Lentamente ho smesso di guardare ad Amway come ad un’attività dove bisognava vendere sapone alle persone e ho cominciato a vederla come un’opportunità per dare alle persone speranza. 

Più leggevo i libri e ascoltavo i CD più i convincevo che avrebbe potuto funzionare, che era un’opportunità fantastica che bussava alla mia porta. 

Molti lo chiamano “lavaggio del cervello”, lo so, ma io preferisco pensare che sia un processo per disimparare e imparare di nuovo.

Ho disimparato tante cose negative che avevo sentito e detto su Amway ed ho imparato per la prima volta, da persone realmente con esperienza, cosa Amway era.

Anche se ora ci credevo, rimanevo comunque un po’ in disparte, continuando ad avere paura. 

Paura che come molte persone potessi prendere la strada sbagliata e magari diventare un fanatico che stressa le persone perché si uniscano all’attività. 

Avevo paura di chiedere agli amici e ai familiari di unirsi all’attività, temendo che sapessero tutto della “frode chiamata Amway”, avrei potuto perdere la loro amicizia ed il loro rispetto.

Avevo paura ma capivo anche che non era ragionevole. 

Sapevo che questa attività poteva darmi la libertà finanziaria con un relativo piccolo sforzo che nessun impiego avrebbe potuto darmi. 

Sapevo che questo business mi avrebbe insegnato cose che nessuno a scuola mi aveva detto. 

La scuola insegna alle persone come essere dei buoni impiegati no come fare a “far soldi”. 

Sapevo che questa attività poteva darmi soldi illimitati e tempo illimitato per fare quello che volevo. 

Sapevo che questo business mi avrebbe dato accesso ad un sacco di persone che sarebbero diventate amiche e mi avrebbero aiutato a migliorare la mia vita e me stesso. 

Sapevo che avrei avuto la possibilità unica di crescere mentre guadagnavo soldi e che nessun corso per lo sviluppo personale mi avrebbe dato. 

Ormai sapevo che questa attività mi avrebbe dato la confidenza di fare le cose che volevo, ed il tempo e i soldi per farle. 

Sapevo che questo business poteva rendermi libero.

Sapevo tutto questo perché mi ero associato all’attività e avevo visto il piano. 

Avevo superato il mio pregiudizio basato su quello che gli altri “non sapevano” e avevo visto il successo. 

Avevo grandi sogni che non sarebbero diventati realtà  con il mio lavoro, mentre ora sono ancora più grandi ed è possibile raggiungerli

Tutto questo perché ho permesso a me stesso di giudicare basandomi solamente su quel che era reale e vero e non su quello che altri pensavano fosse vero ma non era reale.

Vi chiedo se volete unirvi all’attività? No. 

Se l’avessi fatto, non vi avrei chiesto di unirvi all’attività ma a me, perché Amway non riguarda costruire attività ma costruire persone.

No. Non vi chiedo di unirvi a me perché vorrebbe dire chiedervi di credere in me. 

Quello che vi ho dato non era per uno scopo preciso. 

Noi umani supponiamo di essere razionali, capaci di pensieri logici, creature intelligenti che camminano erette con la testa in alto. 

Se tu sei uno di noi (e so che lo sei) ti chiedo di leggere il libro che è Amway senza farti influenzare dalla copertina che gli hanno messo persone che non l’hanno letto. 

Io ti chiedo di trovare la verità su Amway prima di giudicare.
  
Perché so che quando troverai la verità su Amway, ti unirai a noi, e ci troveremo a camminare insieme nelle spiagge del mondo.

Se vuoi avere maggiori informazioni su Amway clicca qui:
www.amway.it/user/mauroguppi

mercoledì 23 marzo 2011

Amway raccoglie oltre 2.5 milioni di dollari in 1 settimana per il Giappone

Amway raccoglie oltre 2.5 milioni di dollari in 1 settimana per il Giappone

2011-03-23
Dopo due settimane dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, con il successivo tsunami e la sempre incombete minaccia nucleare, la popolazione nipponica necessita ancora di molto aiuto.
Amway è vicina alle vittime giapponesi e per questo motivo ha avviato una raccolta fondi per sostenere il lavoro della Croce Rossa. In Europa Amway, i suoi dipendenti e Incaricati alle Vendite hanno raccolto sinora più di 106.000 dollari, che saranno raddoppiati da Amway Corporation, andando a contribuire a una raccolta globale complessiva di oltre 2,5 milioni di dollari.
Ma il nostro impegno non può finire qui - il Giappone necessita ancora del nostro aiuto per portare avanti le opere di ricostruzione e soccorso!

Per questo motivo, Amway raddoppierà ogni vostra donazione fino al 31 marzo!

E' possibile effettuare una donazione di 1 euro alla Croce Rossa tramite il codice 23 21 47.

 

 ddp images/AP/Kyodo News

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Artistry Bloom in Colour – Intervista con Frances Hathaway

Posted: 22 Mar 2011 12:00 AM PDT

La tenue delicatezza del verde, il blu frizzante e vivace, la tonalità albicocca e tutti gli altri colori della nuova linea Artistry Bloom in Colour. Frances Hathaway ci parla della sua nuova, fresca ed elegante creazione. Il suo punto di vista sulla nuova linea e sulle ultime tendenze di make-up, cosa l’ha ispirata per la creazione di queste palette e qualche consiglio di make-up (in attesa di scendere nel dettaglio con i post programmati per i prossimi giorni).
A cosa ti sei ispirata per creare Bloom in colour?
Alla primavera! Alla freschezza e all’ottimismo che porta con sé questa splendida stagione. Quando pensi alla primavera ti vengono in mente il gorgogliare dei ruscelli e i campi in fiore. Tutto intorno a te esplode di vita e di colori, è spettacolare. La palette fredda di questa collezione è come l’acqua, fluida e ricca di tonalità, ne puoi cogliere le sfumature oltre la superficie. La palette calda, invece, è come la terra, che riprende vita rigogliosa, con il sole che riscalda la vegetazione e l’aria.
Quali nuovi look ci sono per questa primavera?
Una cosa che ho notato molto sono gli smoky eyes realizzati, anziché con i tipici colori scuri invernali, con tonalità più chiare e tenui, come magnifici colori lilla o mandarino. Uno smoky eye, in fondo, si realizza semplicemente diffondendo il colore attorno all’occhio; se lo fai con i colori turchese o blu, improvvisamente l’effetto cambia radicalmente. Ho notato anche nel corso di diversi show, come quelli di Zac Posen e Isaac Mizrahi, l’utilizzo di splendide tonalità velate color arancio per le labbra, che danno un effetto di freschezza e giovinezza al volto.
Secondo te meglio texture lucide o sbiadite?
Non penso sia una questione di quanto sia meglio un approccio piuttosto che un altro. Ci sono così tanti designer e make-up artist talentuosi che abbracciano davvero moltissimi stili e applicazioni differenti. Più che altro credo che sia importante trovare il proprio stile personale, il proprio look. L’approccio moderno al make-up ricerca proprio questo.
La primavera è la stagione della freschezza. Qualche consiglio per mantenere un look giovanile?
Certamente si possono rendere un po’ più rosati gli zigomi, il che dà subito un effetto di giovinezza al volto. Inoltre stendendo un po’ di fard anche sulle tempie, vicino all’arcata dell’occhio, si conferisce vigore al viso dando l’impressione di essere sveglie, pimpanti e vivaci. Poco mascara, mi raccomando, gli effetti pesanti, stile “rock n’ roll”, smorzano la brillantezza dello sguardo. Meglio un approccio leggero ed easy, come una brezza!