USA – ITALIA: SELF-MADE MAN TRA
SOGNO AMERICANO E PAURA DI FALLIRE
L’ITALIA ASPIRA A FINANZIAMENTI PUBBLICI,
GLI USA PUNTANO SULLA CULTURA DI’IMPRESA
Tra Italia e America si identificano notevoli diversità tra i fattori
che possono stimolare la libera impresa.
La possibilità di avere finanziamenti pubblici e prestiti per
le start up (46%) e una minore burocrazia (45%) si posizionano
al primo e secondo posto nel nostro Paese, mentre in America la
prima e vera leva per stimolare l’autoimprenditorialità è ritenuta essere
la formazione,
ovvero lo sviluppo di competenza nel settore (40%),
fattore che in Italia si piazza solo al quarto posto (22%).
IL FALLIMENTO FA PAURA ALL’ITALIA (E ALL’EUROPA)
MA NON ALL’AMERICA
Lo spirito e la voglia di fare impresa degli under 30 italiani sono
frenati dalla paura del fallimento: il 92% dei giovani italiani
(vs il 75% dei giovani europei) vede una possibile sconfitta come
un ostacolo all’avvio di un business in proprio.
Solo il 46% dei giovani americani è della stessa opinione.
La sfiducia nei confronti del Sistema Paese percepita dagli italiani è evidente:
solo il 36% dei nostri giovani crede che l’Italia sia un ambiente
ideale per avviare un lavoro autonomo.
Ben diversa è invece la percezione dei giovani americani:
il 72% afferma di vivere in un Paese favorevole all’imprenditorialità.
ALLORA PERCHÉ FARE IMPRESA?
In generale, la voglia di fare impresa non manca e le principali
motivazioni che stimolano l’avvio di un business autonomo rilevate
in Italia sono sostanzialmente le stesse di quelle registrate negli Stati Uniti,
anche se con percentuali sensibilmente diverse:
l’“indipendenza da un datore di lavoro” (44% Italia; 65% USA);
la “possibilità di realizzare sé stessi e le proprie idee” (40% Italia; 62% USA),
la “miglior conciliabilità della carriera lavorativa con il tempo dedicato
alla famiglia e a sé stessi” (23% Italia; 53% USA).
La classifica si stravolge tra i giovani under 30: al primo posto si posiziona
l’autorealizzazione (55% Italia; 64% USA), seguita dall’indipendenza
(48% Italia; 59% USA) e dalla conciliabilità (20% Italia; 50% USA).
E’ LA FINE DEL “SOGNO AMERICANO”?
I dati rilevano un atteggiamento più favorevole all’imprenditorialità di Italiani
ed Europei (69%) rispetto agli americani (56%).
Protagonisti i giovani, in particolare, gli under 30 e la loro attitudine verso
l’avvio di un lavoro in proprio.
Quasi otto italiani su dieci (78%) mostrano un atteggiamento favorevole
nei confronti dell’autoimprenditorialità.
Solo la metà dei giovani statunitensi esprime invece una risposta positiva (52%).
Una distanza confermata dal fatto che il 58% degli italiani dichiara di avere
la capacità di immaginare di poter avviare un’attività in proprio
(49% la media europea), mentre solo il 39% dei ragazzi americani si vede imprenditore.
SURVEY DESIGN:
- Periodo di rilevazione: marzo – maggio 2013
- Campione: 26.009 uomini e donne di età superiore ai 14 anni (gruppo rappresentativo della popolazione dei paesi oggetto dell’indagine)
- Paesi: 24 paesi (Australia, Austria, Colombia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Ungheria, Italia, Giappone, Messico, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, Stati Uniti d’America)
- Metodologia: intervista strutturata face-to-face o telefonica
- Istituto: GfK Monaco, Germania
* Fonte WfDSA-World Federation of Direct Selling Associations 2013 – periodo di riferimento anno 2012
**Fonte Avedisco, 2014
**Fonte Avedisco, 2014
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